1,6 miliardi di persone nel mondo domenica 5 maggio inizieranno il Ramadan, che terminerà il 3 giugno, giorno di festa chiamato Aid Al Fitr o Aid Assaghir. Il Ramadan si effettua il nono mese del calendario islamico e dura 29 o 30 giorni. Il numero dei giorni, varia in base al calendario islamico basato su una scansione del tempo lunare.
Per tutto il mese i fedeli non devono mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali tra l’alba e il tramonto. Il Corano non prevede il digiuno per i bambini, i malati, le donne incinte e chi deve fare lunghi viaggi. Durante il Ramadan, ogni musulmano praticante deve recarsi a pregare in moschea.
In questo periodo, oltre alle cinque preghiere giornaliere si deve recitare una preghiera speciale, il Taraweeh, la preghiera notturna. Il calendario islamico è un calendario lunare dove l’anno zero corrisponde al 622 d.C., anno in cui Maometto si trasferì dalla città della Mecca a quella di Medina, nella emigrazione conosciuta come l’Egira.
Per i musulmani l’anno corrente è il 1438. Il calendario lunare dura circa dieci giorni in meno rispetto a quello solare Gregoriano. Ogni anno i mesi del calendario musulmano arrivano con dieci giorni di anticipo rispetto l’anno precedente. Secondo la tradizione islamica, i primi versi del Corano furono rivelati al profeta, Maometto, durante il Ramadan, nella notte di Laylat al-Qadr.
I musulmani credono che in questa notte, Dio perdoni ogni peccato ed esaudisca ogni desiderio. Ma non sapendo che notte sia, i fedeli passano tutte le notti dispari, degli ultimi dieci giorni, a pregare. Il digiuno è inteso come un’astinenza dal cibo, ma i digiuni del Ramadan prevedono che ci si astenga dal bere, mangiare, avere rapporti sessuali, mentire, fumare, usare un linguaggio scurrile e fare la guerra. Bisogna fare beneficenza e passare molto tempo a leggere il Corano e meditare.
Il Corano è diviso in 30 parti uguali chiamate juz’, molti fedeli ne leggono una al giorno in questo mese. Il digiuno comincia prima dell’alba e termina dopo il tramonto. Non bisogna mangiare o bere nulla nelle ore di luce. Se una persona non è in grado di digiunare, può decidere se recuperare i digiuni durante l’anno, prima dell’arrivo del prossimo Ramadan. Essi digiunano per disciplinarsi e purificarsi. I musulmani imparano a controllare le loro voglie e reprimere i loro istinti, imparano a essere padroni di se stessi e si avvicinano a Dio.
L’ultimo giorno c’è una festa che cade alla fine del Ramadan che si chiama Eid ul Fitr. I festeggiamenti cominciano con il sorgere della luna nuova. Durante l’Eid, i musulmani indossano i loro vestiti migliori, partecipano in processioni religiose, si scambiano regali, passano del tempo con la loro famiglia, mangiano abbondantemente e si augurano a vicenda Eid mubarak, ovvero “buon Eid“.